Il ragazzo del villaggio
vide la rosa
nell’angolo del giardino
rosa canina
semplice
selvatica
rosa tra le rose
simile
e diversa
nella mente
rimase impressa
Sognò di lei
dei suoi petali
ancor chiusi
ne immaginò colore
e profumo
e poi non dormì più
Al giardino ritornò
che l’alba era lontana
e volle esser ape
per trovare
nettare sì dolce
e trasformarlo in miele
e volle esser farfalla
per posarsi leggero
sul bocciolo delicato
ma
la sfiorò con un bacio
e si sentì
uomo.
Complimenti, é un soffio di leggerezza, é il volo di un’ape, un tocco di farfalla oltre che una bella poesia. Ti invito a visitare il mio blog appena nato nel ‘Blog degli autori’ al nome Lenio Vallati e, se ti piace la mia prosa, a lasciare un commento, Lenio. A presto per commentare le nostre prossime pubblicazioni.
mi sembra un po’ la rosa del Piccolo Principe 🙂 Molto bella questa poesia, mi piace!
Molto carina e delicata. Bella davvero, Complimenti!
Delicatezza di un sentimenti che nasce…Il primo bacio… il primo amore…
Una fiaba in versi. Dolcissima…
Riesci sempre a stupirmi.
Un bacione
una storia d’altri tempi narra questa tua lirica…
Gustata…
Letta. Piaciuta. Molto molto bella.