Sarà alla foce del giorno o al declino
evaporata la piena in deserto
Sarà distante dalle assolate isole
che ti avvolsero alla sorte del vento
Sarà nel pianto che terso straripa
quando sì acuto s’arrende l’amore
Sarà là che tu udrai
una voce di sottile silenzio
*
*
© Francesco Ballero – Settembre 2006
N.b. L’ultimo verso è preso in prestito dal titolo del libro di un mio amico, P. Cesare Falletti – Come voce di sottile silenzio – Ed. Paoline
Bellissimi versi, mai troppo decisi, e mai privi di connotati evidenti… assolutamente evocativi.
Evocativa e profonda.
Un’altra tua poesia di grandissimo pregio…
Un caro saluto
Maya
Ammiro l’intensità dei tuoi versi che in questa lirica preparano come nella scherma il pungente colpo di fioretto finale.
Molto bella.
E’ una poesia intensa.
Tenero sentire.
Ciao Francesco.
eleonora
Incantato davvero.
Un abbraccio
PG
Come sempre, intense e bellissime le tue poesie. Ammirato.
bella bella e la rileggo volentieri, pur avendola già apprezzata sul tuo blog. ciao Francesco!
Molto bella, pregna di passione.
Densa ed intensa…piena di del tuo sentire.