Quanto t’amo, dolcissima,
mentre ti bagni baciata dal mare quieto
che profuma di spezie resinose
rubate al bosco
mentre l’acqua si spinge sino alle radici degli alberi
coperte dalla sabbia polverosa.
La libellula iridescente e instancabile
si districa come un’acrobata coinvolgendoci
tra i rami protesi l’un verso l’altro
che si abbracciano incapannando ogni viale
e una cicala più delle altre stride
sul pino che ora ci accoglie con la sua ombra
sotto la sua chioma ad ombrello.
Gli aghi più alti vibrano veloci
nell’aria che li muove,
il tronco trema sotto la mano che l’accarezza.
La risacca cancella
sulla sabbia umida e compatta
or l’una or l’altra delle tue labili impronte.
Il giorno é ormai finito,
tu mi vieni accanto
passeggiando lievemente lungo il mare,
verso la notte
mentre il sole nel cielo si allontana sotto le onde.