Mi giunge la tua voce
da sidèree assenze
rifrange una luna rossa
sproloqui di nuovi approdi
si gonfiano le vele
in tessiture di attese
alle narici di un vento
fuggiasco e capriccioso
tra fiocchi di ricordi
e fantasmi ebbri prigionieri
di un viaggio secolare
a circumnavigare sconfinate
frontiere immaginarie
Con fantasiose bisacce
e chiodi fissi nel cervello
persistiamo sulla soglia
di un addio incompiuto
Tempi di reazione:
interminabili…
getto il bouquet da sposa
tra le onde di un sogno acquatico:
afferralo al volo in immersione
tra trasparenze d’anime
prima che si sparpagli in petali
di un alfabeto impazzito
di nomi estranei e persi
in vuoti di caverne
a pascere nugoli di pesci
e rughe di coralli