Cento strade senza percorso
hai lasciato in questo cuore,
donna che amai.
Il vento che ringhia nella bufera
s’era nascosto nelle grotte del nulla,
quando t’amai.
Ora, il vento ha lasciato le spire del sonno
squassando il verde che incorona l’estate,
e tu, tu dove sei ?
Silente ricordo di donna,
sei forse tra i monti del sogno
che sempre scalammo, ebbri di baci ?
Solo,
come una barca senza remi
attraccata ad un molo senza acque,
io vivo ancora di te.
Corpo agile e bianco e profumato,
ti vesto di baci nascosti e caldi e violenti
ancora,
sempre.
“Solo,
come una barca senza remi
attraccata ad un molo senza acque,
io vivo ancora di te.”
Meraviglia…sarebbe da sottolineare tutta..
Un abbraccio
bella l’immagine della… barca senza remi attraccata ad un molo senza acqua…
Una delicata lirica…
E ‘grande il rimpianto “come una barca……. in molo senza acque”. Il tutto comunque si mischia anche alla quel non volersi rassegnare:” baci nascosti………ancora, sempre”, tipico di chi ama. Grande.
mi piace la tua immediatezza, e raffinatezza…Una lirica che tocca il cuore nel suo desiderio d’amare
Ti distingui sempre mitico eroe…
Questa te l’avevo già commentata ma…più la leggo e più mi piace!
Versi molto intensi che rendono palpabile il dolore per l’assenza.
Un saluto.
Mara
Calda, sentita, scorrevole. Complimenti.
Una lirica che avrei voluto scrivere io. Molto bella amico mio. Molto bella.
“Ti vesto di baci nascosti…”