Sono una rondine che ha perso la strada,
senza indizi né mete in un cielo infinito.
Ho perso lo stormo nero in volo irrequieto,
la polvere scura sul fazzoletto d’azzurro
e i semicerchi invisibil nel cielo di vetro,
e le ali frenetiche,
lo stallo e la ripresa di quota.
Non restano che le coordinate imprecise
di un sole straniero e i raggi stanchi
a trafiggere un cielo pesante
che tendono deboli funi,
verso un tetto di nuvole accese.
Ho perso te
e ho perso la strada
imbrigliata in questo cielo assente
tra ragnatele di luce
e fili d’ombra come altalene.
Inconfondibile il volo di Ky. Cara amica ritrovo te in questi incantevoli versi.
Meraviglia.
Interessantissima. Bella, molto bella la foto che accompagna la tua lirica… complimenti, mi hai colpito.
Un saluto, Mig.
Non dimentichiamo di avere le ali, di essere capaci di spazzare le nubi perchè è in noi la capacità di trasformazione e di ricondurci dove soffia amore.
Poe
Ciao Ky!
Mi piace molto…
rende perfettamente il tuo pensiero poetico…Quanti voli, quante strade…
é grande il cielo…
Ti abbraccio dolce amica
Sembra di vederlo lo stormo che volteggia in quel “fazzoletto d’azzurro”…
Bella la metafora, dolci le parole…
Francy