Quanta pena raggomitolata
in gesti frenetici di un quotidiano stagnante
quanti pensieri offuscati
avranno abitato
la tua mente assopita
che viveva di riverberi del suo ricordo
chissà se le tue orecchie
avranno ancora saputo udire
dopo il suo saluto.
Solo il rumore dei suoi passi
in sottofondo
a cullare lo scorrere dei giorni
aggrappata allo stesso filo
che tessevi
sperando di non specchiarti in un miraggio
ma di poter tornare ad udire il suo respiro.
Sonia
“Solo il rumore dei suoi passi
in sottofondo a cullare lo scorrere dei giorni”
che belle queste parole…
ciao
Alanis
Cara Sonia, una splendida poesia che mi ha preso il cuore. Un dolce abbraccio, Cecilia.
Ammiro “la forza” di Penelope…
Si è sempre detto “in amore vince chi fugge”.
Io credo che vinca chi ha il coraggio della pazienza. Se Penelope non ne avesse avuta esi fosse stancata, Ulisse al suo ritorno non l’avrebbe trovata e tutto sarebbe finito…
Malinconica e coraggiosa.
Ragazzi grazie.!!piano con i complimenti che mi commuovo!un abbraccio
“…chissà se le tue orecchie
avranno ancora saputo udire
dopo il suo saluto.”
Che bella invenzione Sonia! Una Penelope tutta tua. Molto bella.
Poesia come musica di suoni e parole.
Molto bella.
Nicla
Ammirata, Sonia!
Hai saputo dare al mito di Penelope una veste nuova, raffinata e pregna di significato!
Un abbraccio
Marilena
p.s… dimenticavo: questa lirica merita una segnalazione!
.. per tutte quelle donne che, come Penelope, aspettano il ritorno dell’amato…
Hai colto l’essenza di Penelope.. e io resto ammirata.
Ti abbraccio
Ars
Elegante. Raffinata. Per leggerti è necessaria concentrazione… allo scopo di carpire i messaggi insinuati indue soli, lunghi, eloquenti periodi…
Io non ci riesco… t’invidio! Complimenti sinceri, ammiratissima; suggestiva anche l’immagine e il suo grigiore sfumato di bianco.
nella musicalità e raffinata maliconia dei tui versi, vi
è la sottile speranza di chi ama