Guglie maestose ed orridi dirupi,
rocce e ghiacci silenti,
cupe, gelide vette,
che tagliano la notte,
più scure della notte,
come losche figure
dai contorni sfuggenti
ed odo sussurri lontani,
oscure preghiere,
lamenti, forse,
gemiti confusi
o solo il suono
del mio cieco e vano vagare
in un mondo di quiete
e parole donate al silenzio.
E poi si fa chiaro,
terra e cielo si separano,
lentamente,
come amanti dopo l’amplesso,
obbedendo ad un antico rituale
che annienta volontà e pensiero
e mentre le cime più alte
già fremono ed ardono
sfiorate dalla carezza della prima luce,
io volgo lo sguardo ormai sazio
ed incontro il tuo sguardo,
delicato e rispettoso,
tiepido baluardo della mia estasi.
Immagine: Promise di Garmash, particolare
Versi di delicato amore 🙂
Ciao Luca, quando ho ascoltato la tua poesia recitata da Nicla son stata percorsa da un brivido. Ma che bello questo inno alla natura e all’amore! Una poesia che è estasi, dalla prima all’ultima parola.
In particolare mi piace il tuo modo di scrivere versi sulla natura.
Grazie per le emozioni che mi hai dato.
Marghy
Davvero un bel risveglio. Complimenti.
Daniela Quieti
Caro Luca,
“terra e cielo…come amanti”.
Che immagine deliziosa! Invita le persone a creare un ponte d’amore.
I miei più vivi apprezzamenti.
Giuseppina Mira