Piove sul pero un po’

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    Tuoi i rai mattinali

    Cui s’incatenarono, rapite, le mie carezze?

    Smarrii greggi di baci,

    quanto si fermarono sulle tue labbra di rugiada?

    Vidi le dita tracciare,

    come effimere, rotte innocue prossime al corpo

    che di petali vestito

    mai giacque, mai, tra i miei dolci abbracci carnivori;

    i miei sogni ed il cuore

    rendimi ora che sei immobile in questo mistero,

    sole in un che di nubi

    confidenza di cicala ad un alito d’ibisco.

    lucangelo

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