Si legge nelle pagine del fato
dal tempo colorato di momenti,
che non ha speme il senno che ci manca
ogni qualvolta lo leggiamo errato.
Se tra le righe a un occhio disattento
le tracce di lucenti anfitrioni,
si plasmano di luce ogni momento
truccando il pentagramma del destino
Non muore il giorno dell’ orientamento
che volge gli occhi verso l’orizzonte
scorgendo di misura il vello d’oro
e naufragando in libere stagioni.
Da leggere almeno due volte …
la leggo volentieri ma la trovo di difficile comprensione. Forse mi confondono le maiuscole poste all’inizio di ogni strofa o forse, in questo momento, sono poco percettiva. Un caro saluto.
ha un che di magico bella ci si perde tra i versi volentieri