Non scrivo poesie
tra pentole e caffè
sulle sedie
rigide della cucina
e nei panni
buttati nel bagno.
Mi muovo solitaria
nella preghiera
dei giorni di casa
fra gesti precisi
felici
della mia abitudine.
Così sudo e consumo
la fretta delle ore
che stridono
musiche alla sera
per la cena
di ogni giorno.
Bellissima poesia che descrive molto bene la quotidianità. Non scrivi poesie tra pentole e caffè, eppure i tuoi sono gesti felici anche se ripetuti ogni giorno. Bravissima, ti invito a visitare il mio blog Lenio Vallati.
bellissima…sekondo me descrive in maniera profonda l’amore e la malinkonia di una donna ke kostretta tra i fornelli trova le parole e le forze x descrivere i suoi sentimenti
Grazie..è un lavoro mio che mi piace e che è uscito “felice” 🙂
E poi c’è ancora chi dice che in casa non si lavori! 😉
“fra gesti precisi
felici
della mia abitudine” mi piace 😀
Molto bella.
una quotidianita’ intrisa di malinconia
E’ vero, è difficile scrivere così, nella nostra routine giornaliera, se pur compiuta con animo sereno, però, talvolta, è l’unico modo. Un abbraccio.
C’è il mondo di ogni donna in questa tua poesia, e la qutidianità che ognuna di noi vive. Molto bella e sentita.
Un caro saluto
Maya