Obbediente
e serva del mio sentire
distesa vitruviana sulla sabbia
copro di cielo il mio essere
e i miei occhi bambini di stupore
Null’altro esiste
se non il perdermi
in questo prodigioso assorbimento
Rubo le tracce a Orione
E non ci sono più
L’universo mi ha presa in braccio
e mi ha sottratta,
complice,
alla fitta trama del mondo
“mi ha sottratta… alla fitta trama del mondo”
Bella lirica, grazie Melarea.