Mono-logo

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    PALCOSCENICO VUOTO.

    SARA E’ SEDUTA SU DI UNA SEDIA CON ARIA SCONSOLATA.

     

    “Brutta giornata oggi! Lo dovevo capire subito: stamattina mi sono alzata ed ho sbattuto contro lo spigolo del letto! Eh, sì….perché…dovete sapere che quelli che progettano certi letti, in realtà, non sono altro che dei sadici! Sono belli, colorati, imbottiti, hanno un aspetto morbido…invece NO! Dentro c’è uno scheletro di ferro appuntito che si nutre di pelle umana! Già…e questo è solo l’inizio. Oggi era mercoledì…direte voi – e allora? – Certo, per voi magari è una giornata qualunque uguale alle altre: ma non per me! Lasciate stare il mercoledì: è il giorno che aspetto che torni ogni settimana! Dite che sono pazza furiosa? Può essere.

    Ma se sapeste…cosa significa per me…oh, anche voi amereste il mercoledì. E’ il giorno in cui chiudo fuori il mondo per un’ora! Riuscite ad immaginarlo? NO!!!!?? Bhé, mi dispiace!

    Vi confido un segreto: ho un altro!!! Come un altro cosa? Un A M A N T E ! Devo fare lo spelling? Ecco….ecco, vedo già dalle vostre facce quello che pensate di me….ma non m’importa!

    Non sapete quello che vi perdete. Peggio per voi! Solo che…oggi….N I E N T E !!! Perché, se lui non mi telefona entro le 12 e 30 è il segnale che tutto va come deve andare!

    Lo so….lo so….se non chiama che segnale è….bhè, noi facciamo a rovescio, che v’importa? Guardo il telefono e aspetto che non suoni…anche oggi non ha suonato entro le 12 e 30….sì, ma ha suonato alle 12 e 32!!! Non sapete cosa riesco ad immaginarmi io in due minuti! Come cosa….ma vi devo spiegare proprio tutto?”

     

    SARA FA FINTA DI PARLARE AL TELEFONO.

     

    “Pronto..ciao”. PAUSA.

    “Problemi ..di lavoro…sì…oggi non ci riesci”

    “Neanche cinque minuti?” PAUSA

    “Capisco”

    “E domani?” PAUSA

    “Neanche domani…va bene. Allora mi sai dire qualcosa domani alle 12 e 30…ho capito.” PAUSA

    “Come non essere triste?” PAUSA

    “Ah, perché sei già triste tu e quindi…no, no, non preoccuparti…tutto ok”

    SARA E’ VISIBILMENTE SUL PUNTO DI PIANGERE MA SI TRATTIENE.

    “Sì, ciao, un bacio”.

     

    “Ma scusate, non ho il diritto io di essere triste? Mi viene quasi da piangere…accidenti che rabbia che mi faccio…maledetti uomini!”

    “Sapete cosa vi dico? La prossima volta che nasco………………….”.

    BUIO.

    7 COMMENTS

    1. bel ritmo.

      bell’ironia.

      troppi punti di sospensione che rallentano ciò che dovrebbe essere un falsamente nevrotico monologo.

      però è bello.

    2. la prossima volta che nasci…non pensarci nemmeno sarai DONNA una splendida donna come quella di oggi!

      guarda sul mio viso ho per te il mio sorriso più bello!

      sempre più contenta di esserti amica!

      monica

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