Mi chiedo…

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    Come fa un pittore
    a disegnare due occhi
    se io li guardo i tuoi,
    e leggendoli
    mi par di perdere il fiato
    perchè mi ci specchio?

    Come fa un poeta
    a dilettarsi con passioni
    emozioni
    travolgimenti,
    se io li vivo
    tutti assieme
    e mi pare
    d’avere dentro il mare?
    Bastano pochi versi per
    per descriverne
    i colori mutevoli,
    scarabocchiati dal cielo?

    Come fa uno scrittore
    a descrivere
    corpi allacciati
    intrecciati
    come fossero uno,
    se io in te mi sciolgo piano
    e non so più distinguere
    i mie arti dai tuoi,
    il tuo battito dal mio?
    E i sussurri?
    Le parole soffiate,
    che paio voci lontane?

    Come fanno allora i maestri d’ amore
    a sezionare ricordi
    sensazioni
    desideri,
    descriverli minuziosamente
    e a farli rivivere
    in me,
    quasi mi appartenessero,
    quasi fossi io amata ed amante,
    seppur di te io parlo,
    ma quell’ invisibile magia
    alle altrui anime
    scarica d’ intensità
    appare?

    6 COMMENTS

    1. Il paradosso dell’arte: l’afflato che contrasta con le difficoltà della definizione, ma tu, per dirlo, sei “costretta” ad usare gli strumenti dell’intelletto, le parole, che di per sé sono pura astrazione. Altri useranno i colori, i segni, le note…Altri dispregiano l’intelletto, la definizione, perché comunque l’avvertono limitante. Ma senza di essa non ci sarebbe arte, non sarebbero esistiti Dante, Michelangelo,Van Gog…la consapevolezza della nostra complessità. Non contrasto quindi ma necessità di integrazione tra due parti della nostra psiche che si donano sostegno reciproco. Ciò che confusamente ho cercato di esprimere in Chi l’ha detto. Interessante questa convergenza di temi, chissà perché….

    2. Complimenti anche da parte mia. Non solo perche è… bella, ma anche perchè fa riflettere… e non posso che darti ragione. Forse perchè lo scrivere in fondo diventa un “a priori” o “a prescindere” soggettivo dall’esperienza vissuta. Altro è invece il sentire comune, difficile da “trasmettere” in parola. Buona giornata.

    3. Neida, sei sempre una stupenda sorpresa…davvero, i tuoi versi li ho catturati e presi dentro di me. E’ talmente difficile dare concretezza ad un idea, un pensiero che hai dentro, l’ho espressa anch’io questa difficoltà in un mio piccolo pensiero (Tu)… ma qui tu lo fai così bene. Splendida, complimenti ancora.

      Marco

    4. Un bel componimento… mi ci sento descritto con queste tue belle parole:

      Come fa un poeta

      a dilettarsi con passioni

      emozioni

      travolgimenti,

      se io li vivo

      tutti assieme

      e mi pare

      d’avere dentro il mare?

      Bastano pochi versi per

      per descriverne

      i colori mutevoli,

      scarabocchiati dal cielo?

      Viverli e bellissimo, ma anche immaginare l’evento e portarlo con se è bellissimo.

      Carinissima composizione.

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