Oltre occidente sei,
fuggita come rondine nella notte
scomparsa per sempre
all’orizzonte.
Ricordi di primavera evanescente
ora che l’albero spoglio
è divenuto
custode del candido specchio
del passato.
***
Immagine: Solitude di David Lorenz Winston
questa bellissima poesia,come altre di Nicola Costantino che ho letto, è un”sogno ad occhi aperti”, sprazzo di memoria che riaffiora alleggerita dalla lontananza di un tempo trascorso, ma allo stesso momento, nostalgia pungente e ancora viva di quello stesso tempo introvabile e incancellabile.
dolcissima descrizione della disillusione provocata da una separazione d’amore…
Versi teneri, velati da una coltre di melanconia…
Cusdode dello specchio del passato…splendido spaccato di una realtà destinata a non perire mai
Quale cuore stanco! Con un amore che torna e si ripete nella mente.
Dolce malinconia di una primavera nel cuore ,che si trasforma in autunno quando l’amore non ha più voli, nè canti…
Bellissima…
Un saluto
Annaluna
La nostalgia la fa da padrona in questa struggente melodia, nostalgia per una primavera della vita che ha lasciato indelebili ricordi.
Frammenti del passato tornano in questi incisivi versi che restano nella memoria.E’una poesia molto bella.Complimenti
Daniela Quieti
Noi, eterni custodi del nostro stesso passato… perdiamo una foglia ad ogni ricordo accumulato, e quando cadono non abbiamo più potere su di esse. Possiamo solo osservarle tristemente, come l’albero si piega nella solitudine d’autunno.
Gran bella poesia, una ballata d’amore velata di avvolgente nostalgia.
Nicla Morletti
Un’altra bellissima perfetta lirica del poeta Nicola Costantino.
Speciale inconfondibile misura e intensità della parola.