Acerba sei
come fiore d’aprile.
Verdi gli occhi incantati
e la tumida bocca
scopre biancore di perle.
Immagine: Rose Beauty di Michael & Inessa Garmash
Acerba sei
come fiore d’aprile.
Verdi gli occhi incantati
e la tumida bocca
scopre biancore di perle.
Immagine: Rose Beauty di Michael & Inessa Garmash
Palpiti, al cuore che sobbalza alle dolci parole, mentre la bocca si schiude mostranto perle.
semplici ma decise parole che incantano. L’mmagine così misteriosa e passionale rende la tua poesia infinita…
Breve, ma intensa. Piena di passione infinta e dolce sensualità!
Che bella questa poesia… Mi è piaciuta subito appena l’ho letta. tra le più belle di sempre. Devo complimentarmi con Nicola Costantino per questi suoi versi e altri che leggo qui tra i commenti e che meriterebbero d’essere pubblicati nel blog come abbiamo fatto per “Palpiti”.
Diamo il nostro benvenuto al Poeta Nicola Costantino nel Blog degli Autori e lo ringraziamo per la sua partecipazione.
La poesia è il più alto grido della passione e il più efficace incitamento a vivere umanamente e ad affermare il nostro valore, sorge con la storia d’un popolo: s’identifica, quasi, con la sua storia: ne costituisce, infine,l’apogeo, e il ritmo propulsore.
Molto bella anche “Trascendimento Maestrale” che “Infrange vuote conchiglie in una sera d’autunno”.
Nicla Morletti
Una bellissima poesia. Racchiude la bellezza di un fiore d’aprile e la profondità di occhi incantati, occhi che incantano insieme al biancore di perle della tumida bocca.
Versi che hanno una misicalità, un ritmo, un suono, il tutto in armonia con la bellezza, che si fa qui donna.
Nicla Morletti
EROS
Foglie trascinate
da vento furioso
approdano al limpido fiume
e acquietano l’ansia dell’Eros
nello scorrimento purificante
che volge all’Assoluto.
Incantevole!
Una piccola e preziosissima perla di poesia.
Grande penna la tua, complimenti.
TRASCENDIMENTO MAESTRALE
Anima mia,
soffia il maestrale impetuoso
e infrange vuote conchiglie
in questa sera d’autunno
dove il nulla accarezza
il fuggente limite dell’essere.
La realtà del tuo esistere
è verità del mio trascendere.
Il consumismo è uno degli aspetti più inquietanti della nostra epoca.Le imprese per poter sopravvivere devono sforzarsi di produrre, ma soprattutto di differenziare la produzione. Da qui nasce la necessità di creare nuovi bisogni e la spinta verso nuovi consumi.
In questa chiave tutti gli eventi che riguardano la vita collettiva degli uomini, eventi sia culturali che spirituali, vengono investiti di un significato anche economico e consumistico. Per fare un esempio si può pensare al Natale. La festa che per millenni ha avuto un significato mistico è diventata man mano la celebrazione del consumismo.Da quando i regali da mettere sotto l’albero erano semplici oggetti, segni di tutta la nostra amicizia e dell’amore verso gli amici o i propri familiari, ora si è arrivati a regalare anche biglietti per viaggi
nelle isole del Sud al solo scopo di sfoggiare ricchezza e snobismo. In realtà tutta quest’opulenza nasconde una profonda insoddisfazione, perchè tutto si riduce ad una corsa ad avere di più. La nostra epoca, infatti, è quella dell’avere, dell’apparire e non certo dell’essere.
Bellissima questa poesia.. ogni singola parola è accostata alle altre come se fossero legate inscindibilmente dalla magia di una scena che si consuma in un istante.. ma allo stesso tempo è un istante che sembra perdurare nell’eternità..
In poche parole hai saputo sapientemente descrivere una persona e il suo mondo interiore. Complimenti.