Non ti scriverò dalla luna
affacciata al mio davanzale
in questa notte senza nome
e senza cielo
dove il vento ha deposto le ali sul mare
e nascosto il respiro
non saprai mai il mio pensiero, e
in quel riflesso di sguardi
non leggerai più amore
là
dove cantava il presente, cieca
non troverai più
la mia sete.
Grazie..è così..solo nel dolore troviamo l’armonia delle parole..ritroviamo noi stessi…in fondo al nulla…sospesi, come su di un filo, consapevoli di poter cadere in ogni attimo..per poi rialzarsi..
I versi descrivono la fine di un amore con parole che fanno toccare un dolore ed una delusione così profondi da ricondurre l’ esistenza alla nullità di una notte senza cielo.
Complimenti all’autore.
Elisa.
Ma lo sguardo non mente..non ha fine ciò che si illude ne abbia…non c’è nutrizione più verace di uno sguardo che rassicuri il lamento di uno squarcio di tela..nell’eleganza dello stesso traspare dolore..scava nel seguire il tracciare del pianto..e l’urlo di disperazione nel tormento di un addio senza rumore..e s’intreccia nel vuoto..e col vuoto si placa senza più rubarne gli attimi di un amore..ormai lontano…
Nunzio mi perdo nelle tue parole e nella tua malinconia come in una avvolgente nebbia che cela occhi tristi e lucidi di chi ha perso il suo amore.
Un abbraccio Ambradorata
Un amore finito nella realtà del disincanto…
Versi di infinita delicatezza!
Deliziosa poesia di un incanto tutto particolare! Una notte senza notte e senza promesse …una notte di promesse fatte a sè stessi…
disillusione si riflette nei tuoi versi comunque degni di meritata attenzione.
Sonia