Un’altra estate
diversa nelle intenzioni
e nelle parole
con te non più
a girovagare nei miei
pensieri
come volano impazzito
nelle ore della malinconia.
Ho parlato perfino
con l’ultimo cane
randagio
di questo paese
che solo di notte
mi somiglia.
E ho navigato solo
lungo i canali
ghiacciati
dei tuoi desideri
senza confini
e mi sono spento
come tocco di fuoco
rovente
nell’inedia della notte
sonnolenta.
Dalla silloge “Tornerò a riprendermi il sole”
Immagine: Sunflower Field – Sung Kim
Ciao Pasquale,felice di commentare questa tua composizione.
L’ho respirata silenziosamente, scoprendone piano quel velo di dolore che pallidamente l’avvolge nella sua dolce malinconia.
E’ il pianto di un’anima che volgendosi indietro si rende conto che non si e’ mai mossa da dove un giorno credeva di essere partita.
E’ semplicemente BELLA…perche’ semplicemente AUTENTICA
alifarfalla
Bellissima questa poesia, Pasquale.
Leggendo le tue parole ho affondato il viso in una terra arida e riarsa dalla sofferenza della perdita dell’amore. La tua poesia parla della pazzia senza speranza di chi ha amato, e perduto. Chiunque abbia amato e perduto ha provato questa fortissima pazzia, arida come il più vasto e secco dei deserti.
La tua poesia mi piace davvero tanto, è di forte impatto emotivo e contiene un universo da sfiorare appena in punta di dita. Grazie per avermi concesso di sfiorarla.
E’ una poesia che racchiude in sè stessa un po’ di amarezza e melanconia per una bell’estate purtroppo sfumata in semplici ricordi. Ora si deve affrontare una nuova estate senza avere lo stesso entusiasmo nella speranza che qualcosa accada a movimentare le giornate.
Una poesia che denota profonda
malinconia tanto da toccare il cuore.
marinella (nonnamery)
… forse il verso più intriso di malinconia (almeno per me) è questo:
“Ho parlato perfino
con l’ultimo cane
randagio
di questo paese
che solo di notte
mi somiglia.”
Non solo malinconia, direi desolazione vera e propria. Come se il nulla – dopo tutto l’amore – inghiottisse l’essere uomo..
“..e mi sono spento
come tocco di fuoco
rovente
nell’inedia della notte
sonnolenta.”
Un saluto
Ars
La bella stagione dell’amore, quell’estate infinita del cuore che vive sempre nel ricordo anche quando la persona amata non è più con noi e i giorni passano aspettando la notte.
A questo mi ha fatto pensare la bella poesia di Pasquale Mesolella.
A volte la poesia é malinconia, ricordi di un amore che era e non é più. E in questo caso é ancora più bella perché rappresenta il pianto sconsolato dell’anima. Complimenti, Lenio.
Un ricordo di dolci pensieri, velati da una nebbia di malinconia.
Perchè lasciare, se poi il rimpianto è più forte dell’amore provato. Versi dolentissimi, ho pianto perchè mi sono immedesimata in questa bellissima, pregnante poesia.
Pensieri e ricordi che abbracciano un’altra estate,nella piena consapevolezza di ciò che è stato è non è più…
Un rifugio per la malinconia dell’anima…
In questi versi mi sono rispecchiata..
Sublimi…
Un abbraccio
Annaluna
Leggo dolore e malinconia … ma forse anche uno spiraglio per il cuore.
Bellissimi versi
Grazie
Francesco
Complimenti per questa bella poesia intrisa di dolcezza e tristezza dei ricordi di un’altra estate.
Daniela Quieti
L’amore è di più che spontaneità, che dare.
Mi sento perduta, tu non sai quante lacrime ho versato nel tentativo di rallentare i battiti..
Non è possibile imprigionare il nostro sentimento nelle parole. Sbaglieremmo linguaggio.
Oggi osservavo sulla via il camminare degli uomini in un destino ineluttabile, nell’azzurro del cielo impallidito dal sole: è un andare e venire da mattino a sera, in ogni parte continui incontri. I giorni ad ogni aurora aprono nuovi capitoli di vita.
Tu da dove sei venuto? Come hai portato in mezzo ai bisbigli del mio cuore le vibranti note dell’oceano?
Gradatamente forse dimenticherai il nido intrecciato. Gradatamente forse lo stai già facendo. O chissà…
La tua immagine d’amore e di calma, seria e delicata, infinitamente confidente, le tue labbra a notte dormono nel calore del mio seno…. ma il
fiume unitosi all’oceano si ricorderà di tante rive variopinte?
Se è stato gioco d’un momento sopra un mondo di creta, festa d’istanti tutto questo guardarsi ed incontrarsi, cadrà spezzato ad un tocco e dopo due
istanti sarà pianto selvaggio.
No. Ora aspetta un po’, ti prego. Non fare alcun furto. Ora non spezzare questa città di gioco.
Sii felice e calmo.
Versi densi di dolce e soffusa malinconia in un’estate che raccoglie pensieri e ricordi d’amore. Verità dell’essere e del sentire varcano “l’inedia della notte sonnolenta” fino a toccare nel più profondo, il cuore.
Nicla Morletti