Canto dell’ardimento

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    Tremule percezioni,
    scuotono gli occhi d’un impavido assopito
    tra le braccia di Morfeo, furbo incantatore.
    Profumo di malinconie, e paradisiache sensazioni.
    Nelle vene scorre linfa rossa,
    vita corre fuori
    e dentro noi,
    assieme a mondi incrociati
    ed angoli di cielo,
    che non puoi ignorare,
    ma che volutamente scorrono via.
    Scivolano le menti, cede la fantasia
    alla mercè di una realtà distante da tutti.
    Schiudo le mie ali,
    apparendo senza sbarramenti artificiali,
    colpendo a tradimento la tua mano,
    mentre abbranchi aria tra le dita,
    ma non me.
    Affonda nel mio sguardo se vuoi,
    lascerà senza fiato i tuoi polmoni,
    fino a farti toccare terre e nuvole.
    Le certezze si scorticano in ogni respiro,
    ed ogni istante è follia, umana poesia.
    Il pugnale dell’irragionevolezza,
    con i suoi spazi di breve vita,
    immerge la sua sottile lama,
    e la ferita che con sé reca brucia.
    Male e letizia, amanti,
    complementari e distanti,
    bramano dinnanzi
    all’indecifrabile gioco,
    che tal lacerazione accende.
    Siamo carnefici e vittime di noi stessi,
    fragili incoscienti,
    ma consapevoli
    delle tribolazioni dei sensi.
    Ebbri di spirito, ma sobri di tangibilità,
    realisti ma meno doppi di altri,
    avvinti e discosti.
    Distratta l’anima
    combattuta,
    spezza il filo della storia,
    e lascia in te il sapore amaro,
    della disabitudine,
    ed un fievole sorriso,
    che bagna le tue labbra
    schiuse.
    Non esistono leggi,
    e quello che vedi
    non è mai ciò che sembra.
    Io non sono qui,
    ma tu mi hai con te,
    mentre il battito parlante,
    dei secondi rallenta sotto le mie mani,
    e affogano i miei pensieri,
    nella vaghezza del domani.
    L’eternità non può essere donata,
    da umana beltà,
    ma anche solo un frammento di felicità ardente,
    perdura vivo nello schermo della mente.
    Rivivilo se vuoi,
    ancora,
    ancora e ancora.
    Apparterrà a te.
    Sempre.
    Aprile 2005
    Presente su Musicaos.it

    9 COMMENTS

    1. lirica anzi psuedo canto senza fondo non recentissimo…un mio modo “d’essere poeticamente”…una visone sul mio mondo…che si inchina voi…di fronte alle vostre parole che scaldano e danno luce alla mente…

      Cn il cuore e sul cuore vi abbraccio

    2. Affondo, riemergo, annaspo e mi perdo in queste parole…

      E’ un pò triste anche se vero “il sapore amaro della disabitudine”, mitigato dal ricordo di quel frammento di ardente felicità che comunque sia rimarrà per sempre.

      Magica e vera…

      Francy

    3. Questa lirica ha un ritmo che incalza con un florilegio di immagini che lascia senza fiato…

      Proprio come tu dici… Affondiano nel tuo sguardo che ci lascia senza fiato fino a farci “toccare terre e nuvole”.

      Mi colpisono, in particolare, questi versi:

      “Nelle vene scorre linfa rossa,

      vita corre fuori

      e dentro noi,

      assieme a mondi incrociati

      ed angoli di cielo,

      che non puoi ignorare,

      ma che volutamente scorrono via”

      Saluto con inchino e larga voluta del cappello…

      Una rosa per te - Manuale di Mari

    4. Applaudo… non saprei dire quale verso ho “sentito” maggiormente, perchè ogni rigo disseta la mia semprevoglia di poesia. Poesia vera. Come questa.

      Ars

    5. Incredibile e prorompente vortice di emozioni, suoni e profumi…Tra gli altri mi colpisce il verso: “Le certezze si scorticano in ogni respiro…”

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