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Melodia s’infiamma nell’ oculi belli gemelli di sole.
Pietra dura dentro il pozzo della morte,
miele d’alveare per sentieri senza porte.
Nella grazia, nella carne, nella fiamma, nello spirito.
Amor che barriera disconosce,
come gemma cresce.
Si schiude come aulentissima rosa, d’Alcamo,
riluce sempiterno balsamo del cuore.
Ed ape aperse l’ali con la muta ragione,
senza magione.
Anima ch’Anima chiama,
mai distante da chi s’ama.
Passante di cielo è nube,
e fibbia dorata la mano tua
che le chiome scioglie
e raccoglie quieta lo zampillare di luce fioca
del sorriso che sullo sguardo posa.
E l’ombra mai osa tediare l’albore cortese
che nella culla del corpo riposa,
senza pretese.
V’è pretesa nella luna d’invader il giorno?
V’è pretesa nella cieca Dea Fortuna d’avanzar la vista?
Amor mai cerca risposta. Amor è domanda che conquista.
Vibra tremulo nei raggi del pianeta
e non favella vane parole,
da solo già si basta,
non altro suole.
Vibra silente
resurrezione d’empireo incanto,
ch’ha un solo nome,
una sola lingua
un solo canto.
Col cuore ringrazio…vi stringo a me, felice di aver trovato voi…e di condividere le mie emozioni…
Mi associo al commento di Roberto. Complimenti, pino
Empireamente incantato sosto sui tuoi versi dorati.
Che fortuna per noi conoscerti e leggerti qui.
“Anima ch’Anima chiama,
mai distante da chi s’ama.” E’ un verso che Petrarca avrebbe fatto suo senza pensarci due volte.
Bella, dolce e sensuale…come sempre.
sapore di antico che lascia meraviglie
Bellissima forma poetica Irene… un bacio Adelaide
Bello questo tuo poetare trecentesco, a ridare dignità antica a una parola troppo spesso usata in modo improprio. complimenti.
Una perla tra le perle tue più preziose che generosamente ci doni.
Un autentico capolavoro!
E’ un canto d’amore antico quello che i tuoi versi declamano, reso ancor più nobile dallo stile aulico.
La leggo e la rileggo, perdendomi nelle atmosfere d’altri tempi che tanto amo e che sì profonde emozioni suscitano in me.
Grandissima Irene.
Un applauso lungo un giorno per te
Con ammirazione e affetto, dolce amica e sorella
Maya
“Anima ch’Anima chiama”
Complimenti, veramente una poesia di ricercata dolcezza… parole desuete a sottolineare sentimenti ed emozioni eterne… dolcissimo il ritorno di rime, non sempre cercate, ne forse volute, che regalano quella musicalità a me tanto cara…
Da rileggere ed apprezzare. Bravissima.
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