Scivola sul dirupo del divenire
il pensiero giglio di mare.
Si scioglie lento tra le tue mani
per giungerti dentro.
Le labbra di fresca pioggia,
affondano sulla pelle di notte e tramontana.
La lanterna negli occhi chiusi arde
a sigillo dei tuoi anima socchiusa,
uscio dei tuoi passi.
Danza delle spade qui sul cuore.
Non fermarmi
correrà lontano il desiderio
disegnando
il profilo del tuo viso.
Seta che m’avvolge le tue braccia
che muovono vibrando
un’estasi che sa di nettare ed incanto.
Armati e disarmami nell’arco di violino che canta.
Non lasciare la mia mano.
Non ancora.
Non slegare il tempo.
Annodiamo gli sguardi al silenzio appesi.
Spezzami, affrontami, piegami,
in duttile metallo da coniare.
Lama senza lama,
è la nostra pace,
è la nostra guerra.
Lasciami cadere e poi rialzare il tiro
per sfinire nella tua anima ridente.
Sussurri in chiari di Luna
e calici da sorgeggiare,
in oniriche carezze.
Ed unica ragione
per esistere ancora…
l’istante di te.
Chiaramente, nel mio precedente commento intendevo scrivere “Sto” invece di “So”…
🙂
dolcissima Manu….grazie…ricambio.
tanti baci
Iry
Robert…ti abbraccio….per tanti infiniti istanti…
…Grazie 😉
@-^—
IrY
buon w.e. Manu
So bene solo qui…