Pupilla suscettibile del fumoso presagio.
Pausa ferrigna.
Virgole e rammendi tra spazi di attimi.
Lembi di carne stracciati.
Lembi palpitanti.
Lembi spenti.
Un magma di storie
sobbolle.
Altra faccia di specchio,
ratio apparente,
gaudio latente.
Nodo di nervi
riaffiora,
sotto la pelle tersa.
Pretenziosi e fiacchi discernimenti.
Il perché dei miei occhi chiusi,
echeggia come campana fonda.
Negazione del sentire.
Vociare vacante
di lingua e dente avvelenato.
Accecata d’elevati impulsi,
ostinata creatura.
Graffio il pensiero,
infettato d’incerto segno.
Artiglio duro,
l’animo allibratore
di spasimi.
Sazia e famelica.
Do fondo a sogni latenti,
per colmare pozzi
senza fondo.
Tremo di fronte
a visioni inquinate.
L’apparire e il morire
di albe e vacue
resurrezioni,
non placa il sibilo di sparo.
E’ grande la scossa
che divide dentro,
il bianco e nero.
Erme bifronte,
ethos e pathos,
eros e thànatos.
Involuzione di caduco abbandono di sensi.
Si dipana su lenti offuscate
la rifrazione del silenzio.
Vezzo di metamorfico spirito,
il supplizio filtrato.
Miscellanea riluttante,
di parole amene,
seppur martellanti.
Antitesi d’impulsi,
persa in fonetica di sentimento.
-2005-
grazie a tutti per le parole che leggo…
Momento di rabbia e delusione quello alla base di questa lirica…”che è già stata”…scrivere senza controllo…senza remora…questo è uno dei miei modi…
Vi abbraccio forte
irene
Classe rara!
M’appare come auto-analisi d’un ego scisso tra desiderio ed apatia.
un’incisività unica!
Alessia
Veramente di difficile lettura: sono tanti gli orizzonti di significato che vengono aperti in questa lirica, e mi ci perdo un po’ dentro…
Potentemente evocativa, elegante e ricercata ma un po’ nebbiosa…
Bellissima lirica, dolorosa, dilemmatica, persino dura e disperata in alcune immagini.
Composta sull’onda di una disillusione profonda? Immagini eleganti, ricercate, raffinate.Talento di poetessa cristallino…
Bella bella! CiauZ! Simone