**
*
Dondola la fata morgana
nel lustro della caligola d’inferno.
Miraggio mirabile nel sogno
Intangibile.
Si sfalda il fardello del sole,
si perde tacendo nel gemello
orizzonte disteso sulle rive chiare.
Non appare.
Tacito, distante.
Adombrato in un pozzo
affonda quel volto
roso dal ricordo,
smussato indorato
dall’acquietare
dell’astuta risacca.
Riappare come tondo perfetto,
s’annulla il difetto
della pietra d’angolo.
Angelo risorto,
come nuova pelle di serpente.
Il tempo,
uccide lentamente, solo il male.
Permane nell’amore una nemesi
vincente,
che sfida impudente la legge
del nonèpersempre.
**
*
“Miraggio mirabile nel sogno
Intangibile.
Mirabile Sì. Come sempre Irene.
Bellissima anche la chiusura di questa tua lirica.
🙂
Belle le immagini e l’analogia, splendida la chiusa. Applaudo e concordo. Brava, Irene, come sai. Un bacio grande.
COMPLIMENTI STUPENDA SCORRE BENISSIMO QUESTA POESIA UN SALUTO