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Ha l’estate il sapore tuo dolce,
che verso l’animo si propaga,
onda che viene là dove
tu sovvieni al cuore, piano piano.
Ha l’estate i colori dei tuoi pensieri,
vagabondi sorridenti,
vaganti, non curanti
del vento, della tenebra, fissi, chini come campanule
sulle mie labbra socchiuse.
Ha l’estate racchiuso tra i sospiri un nome,
un volto,
un attimo eterno
fotografato nello spazio e nel tempo di un sempre.
Ha l’estate nella solitudine di meriggi accesi,
scritto versi di occhi che mirano orizzonti d’oriente,
e si accendono
di una luce mai distante,
rimembranza di ogni stagione che scorre.
Ma tu somigli all’estate.
Rechi impresso a fondo,
il codice dello zenit solare di mezzodì
che mai si piega ad adombrar se stesso,
ma riluce d’immenso dentro me.
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Vi abbraccio e vi ringrazio di cuore…. @-‘-,–
Ars…merci!
:*
“Rechi impresso a fondo,

il codice dello zenit solare di mezzodì
che mai si piega ad adombrar se stesso,
ma riluce d’immenso dentro me.”
Fantastica!
Si poteva non votarla?
Un bacio
Ars
Molto bella. Un abbraccio.
La trovo molto musicale, sembra una canzone, armoniosa…
un bacio, Adelaide.
Già commentata nel tuo blog…
La rosa la metto qui però…