Si sfianca, fautrice di se stessa,
nell’orlo stanco di finestre,
chiuse.
Rimbomba tra le pieghe polverose il pianto,
nel desio che poi sfuma calando in canto.
Silenziosa andante,
sui tasti del destino che vibra appena,
nel mattino.
Timida barcolla,
di Dionisio grondante,
nel calice di virtù aulente.
Ombra che cerca nello specchio rotto del cerchio
di vita, uno spiraglio di lume.
Là dove termina la salita e fugge il giorno,
affonda piano nel tramonto libera seppur smarrita.
Apre la sua ala affamata, nella pace ambita.
Si dilegua nel buio lontano, e sorride lieta
all’altrui mano che le cinge il cuore,
là nella sua ritrovata
dimension d’Amore.
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Sono incantata da tutti voi…bellissime anime!
Il merito …è anche di chi leggendo sa cogliere in ogni pennallata il cuore che ha guidato le parole, i versi e i capoversi
Vi abbraccio tutti cn affetto.
🙂
@-‘-,–
Irene
Meravigliosa lirica…
La tua poesia emozione sempre.
Complimenti!
Un abbraccio
Nicoletta
La nostra Irene è così, come un paesaggio di Monet, colmo di sfumature e ricco di colori. Tutti i colori della poesia e dell’arte.
Incantato sosto nella ritrovata dimension d’Amore.
“Timida barcolla,
di Dionisio grondante,
nel calice di virtù aulente.”
Questo verso è superbo!
Non che il resto sia da meno 🙂
Un abbraccio
A presto
Ars
Molto evocative le imagini. Un abbraccio.
Bellissima complimenti sembra di vederla questa lotta che termina aquietandosi all’altrui mano che le cinge il cuore là nella sua ritrovata dimensioni d’amore vera poesia
“Rimbomba tra le pieghe polverose il pianto” lancinante pensiero che esalta la bellezza di questa tua…
un bacio…
Dolcissima e con una vena sottile di struggimento crepuscolare che imperla l’anima di rugiada d’ambra..
Pennellate di emozioni in ogni tuo verso, amica Psichè. M’incanto nel leggerti e mi immergo nelle atmosfere delicatissime della tua romantica poesia. Un che di aulico rende questo tuo gioello ancora più prezioso. Sei una grandissima poetessa. Ti abbraccio con infinita stima ed ammirazione
Maya