Io sono lì dove tu sei
Sono sempre tornato
Aspettavo il vento
che gonfia la vela
del mio cuore stanco
Anche nelle notti più scure
marinaio solitario
non ho mai smesso di cercare
la Stella che disegna
la perduta rotta
Ora che tendi verso di me
un raggio di luce tanto atteso
io non vedo intorno a me
altro che un orizzonte infinito
E sopra di me, un cielo scuro
Scopro in te delle metafore che “appartengono” anche al mio immaginario…
Il mare…
La vela….
Forte assonanza di idee, unione di sentire…
ma il cielo a volte si accende di luce, e sono sicura che ritroverai la tua stella polare e la rotta verso la felicità..come sempre il tuo phatos emoziona!
I chilometri di distanza che tu percorri lungo la giornata fanno che potrei navigare a occhi chiusi.
Adesso dimi dove andiamo?
NessUno
E’ vero quello che dice ARS, ma è vero anche che tocca l’anima! Immagini emozionanti!
C’è, nelle ultime righe, una tristezza infinita..
Un abbraccio
Ars