PREMIO MANUALE DI MARI
Vince il titolo di BLOG LETTERARIO DELL’ANNO 2009 il blog:
miskin.splinder.com
La parola scritta è sovrana nel web. Ne è un esempio il blog miskin.splinder.com: una pagina bianca e la parola in primo piano, protagonista assoluta. Bianco e nero. Questo il blog di Matteo Martini alias Miskin, on line dal 2006 nella gloriosa piattaforma Splinder.
Così scrive di sé l’autore nel suo profilo: “Nasce dal fondo di una biro scarica e dai romanzi russi. Si nutre di lettere, alternandole di giorno in giorno, per espellere poi parole su fogli bianchi immacolati. I suoi vestiti, rigorosamente in bianco e nero, sembrano quelli indossati nei film muti. Si insinua nei cunicoli sotto terra dove corrono migliaia di informazioni e distribuisce segnali di speranza.“.
Matteo Martini si può leggere anche nel Blog degli Autori:
www.blogdegliautori.it/autori/miskin
Complimenti Mat, non avevo dubbi.
Eli
Ho appena visitato il sito di Miskin o forse my skin ? posso solo dire che leggendolo ho capito qual’è the real skin of Matteo. O meglio the skin-soul. Ottima decisione per un blog che ha qualcosa da dire. Ritornerò a leggere perchè mi ha incuriosito. Ho visto anche il video zigano. Bellissimo !! Ho avuto un ritorno nel tempo della mia infanzia dove noi bambinetti (romeni), asistevamo alle loro feste rumorose da dietro ai buchi dei recinti vecchi e arruginiti. Era l’ incanto di quella loro musica che trascinava forse per la dolcezza del violino a tratti malinconico, a tratti acuto… sconvolgente direi.
Tornerò con piacere a curiosare nel suo mondo…tornerò…
In tanto i miei complimenti in tutta sincerità!
Manuela
Finito qui per caso, oggi che è lunedì, ormai ci siamo la primavera è alle porte, si sente già l’aria che cambia. Una pappetta con mele e biada yogurt e via, siamo a posto per tutto il giorno. Il nuovo cuscino di Valiant sembra alla fine la soluzione migliore, anche se prima o poi si romperà anche quello. Ogni volta che alzo la testa vedo il mobile da fotografare anche quello prima o poi andrà via, mi dispiace per lo specchio, non li fanno più come quello. Nella cornice dell’anta riflesso vedo una lunga striscia di carta da spolvero, un dripping vecchio che mi piacerebbe fare incorniciare. La libreria si vede in prospettiva appuntata con le puntine da disegno la unica prova di quelle due lastre ad acqua e zucchero, quelle un po’ giapponesi impaginate su un foglio 50×50 Titolo Insetto spiaccicato. Dall’altra parte sulla parete gli ultimi disegni di Antonio, quei pesci che si autodivorano, era un po’ il senso della sua malattia.
In basso sul primo scaffale è appoggiato un cartoncino con una foto applicata al centro, è una donna sui trent’anni di cent’anni fa. C’è anche i resti di un filmato di animazione super 8, un cacciavite usato per segnare la pagina mi ricorda il casino che dovrò affrontare con gli attrezzi. Lacrime artificiali, ormai saranno evaporate. Polvere, polvere dappertutto.
Sì fumo poco oggi, mi arrangio con quello che mi resta della busta. Mariamanuela io ti ringrazio di aver lasciato questo bellissimo commento, ti lascio vado a mordere la lastra.
Rispetto al nome Miskin l’ho registrato così con la y non me lo dava e alla fine va bene così.
Spero di rivederti presto