Come lo aveva conosciuto? Non lo ricordava più anche se ogni anno, durante le vacanze estive, ormai da molto tempo, lo incontrava su quella spiaggia baciata da un mare cristallino. Non lo avrebbe ammesso facilmente però ritrovarlo era diventato per lei un appuntamento irrinunciabile e, alla fine, sceglieva sempre quel posto per il desiderio di rivederlo ancora. Le lunghe passeggiate insieme, di primo mattino, nei giorni di luglio, erano puro piacere. Poche parole ma molti sguardi, intensi. Vedeva dalla finestra della sua camera, quell’uomo vestito di bianco, come sempre, in testa un cappello a falde larghe dello stesso colore e nella giacca il vento, che gonfiava l’abito come una vela. Così scendeva in spiaggia e lentamente lo raggiungeva. Convegni taciti che si verificavano e ripetevano naturali, come il sorgere del sole che trova preavviso solo nell’alba. E incontrandosi dopo un anno, quasi non si salutavano, come riprendendo il filo di un dialogo mai interrotto, al primo incrocio di sguardi si segnavano soltanto con un sorriso.
Delle sue frasi, brevi, misurate, lapidarie ricordava una su tutte, quella che forse l’aveva conquistata più di ogni altra. "La mia stanza da letto ha una parete a forma d’onda e mi addormento e sogno solo da quel lato… Perché l’onda è la forma delle cose buone" diceva, mimando con il corpo e con le mani il movimento perenne del mare. Lei non smise mai di pensare a quella parete e cercò e rivide l’onda riflessa in ogni fatto ed oggetto della sua vita.
Non era solo un amico ma nemmeno un tenero amante, cosa era per lei l’Uomo Onda? Così lo chiamò, dal momento che non conobbe mai il suo vero nome, perché fedele come un’onda, sempre tornava a infrangersi sul suo cuore. Come ci si può affezionare così a una persona senza nome, senza ricordi, senza una storia comune? Eppure non aveva mai avvertito il bisogno di chiedergli nulla, nemmeno quanti anni avesse. Sicuramente più di lei perché raggi di luna avevano già sostato tra i suoi capelli. Era come se lo conoscesse profondamente, da sempre, e parlare passeggiando sulla spiaggia con lui, scambiandosi promesse impossibili, pari solo a sogni, era tutto quello di cui aveva bisogno, non voleva sapere altro. Cielo, terra, aria, mare e l’Uomo Onda, c’era tutto quello che voleva lì. Senza impegni, senza vincoli, senza doveri e diritti, senza tanti "ti amo" e "per sempre". Perché l’amore è amore oppure non é e non ha bisogno di altro.
Quando abbiamo trovato il sito dei nostri sogni non lo lasciamo più e così, a distanza di molti anni, lei ritorna ancora su quella spiaggia, sulla testa il cappello bianco dell’Uomo Onda scosso dal vento, accanto a lei sua figlia, ormai donna. In lei rivede quell’onda di cuore, riflessa in occhi di cielo, in movimento su labbra di rose, scolpita su fianchi di luna.
Robert
C’è quell’idea, che si rivedono negli anni e non hanno bisogno di salutarsi, riprendendo il discorso e le passeggiate come se il tempo non fosse mai trascorso.. delicatissima…
Una prosa poetica, soprattutto il testo di chiusura:
“In lei rivede quell’onda di cuore, riflessa in occhi di cielo, in movimento su labbra di rose, scolpita su fianchi di luna.”
.. praticamente farebbe – solo questa frase – una poesia …
Li vedo, mentre passeggiano e il vento gonfia l’abito di lui, e lei sorride…
Ti abbraccio
Ars
Racconto pieno di poesia e dolce sfiorarsi ma non prendersi i desideri e i sogni sono beni a cui tutti possiamo partecipare e che ci uniscono grazie dell’iniziativa e complimenti
“Quando abbiamo trovato il sito dei nostri sogni non lo lasciamo più e così, a distanza di molti anni, lei ritorna ancora su quella spiaggia, sulla testa il cappello bianco dell’Uomo>
Robert, arrivo in ritardo, anche se avevo già letto il tuo racconto. Faccio ancora in tempo a lasciarti i miei complimenti?
Bell’iniziativa e splendide parole.
Un abbraccio.
Ringrazio tutti di cuore per la vostra partecipazione. Profumo di Persone nel Blog degli autori, non solo di blogger… Come piace a me!
Grazie anche per i commenti al mio racconto, tutti molto belli, anche se avevo pubblicato un bozza con errori che ho sostituito solo ora.
Vi abbraccio tutti con immenso affetto.
Ammirata, Robert. Uomo e mare in uguaglianza magistrale. Un abbraccio.
Molte bello, Robert, lo trovo onirico e suggestivo. 🙂
Alchimia inspiegabile …
Non servono parole, non contano i perché, tempo e distanze si annullano…si è felici così, solo di stare insieme.
…E sempre si ritorna al sito dei nostri sogni… (almeno quelli! :D)
…eppure non aveva mai avvertito il bisogno di chiedergli nulla… perchè ci sono risposte che si sanno ed altre che non è necessario sapere. Un racconto che pulsa d’amore e di nostalgici ricordi di ciò che fu e di ciò che mai si realizzò. Mi hai regalato grandi emozioni.
Un racconto emozionante che propone una visione futura per una scelta fatta dalla donna in età giovanile che la porterà verso il rimpianto per un amore mai del tutto sbocciato….Complimenti
“Convegni taciti che si verificavano e ripetevano naturali, come il sorgere del sole che trova preavviso solo nell’alba. E incontrandosi dopo un anno, quasi non si salutavano, come riprendendo il filo di un dialogo mai interrotto, al primo incrocio di sguardi si segnavano soltanto con un sorriso.”
Questo è quello che chiamo amore.
Il racconto mi ha incantata, e mi è rimasto un sorriso, o qualcosa di simile, che non so da dove sia venuto ma e qui e non va via.
Non so come commentare, ho litigato con le parole.
Ky
Sicuramente più di lei perché raggi di luna avevano già sostato tra i suoi capelli….
Semplicemente fantastico…come tutto il racconto.
I miei più sentiti complimenti.
Un abbraccio
Un respiro profondo nel tuo racconto, un orizzonte allargato, sciolto dai vincoli dell’ansia di prestazione.Ti abbraccio
Un racconto che avvolge il cuore in onde di tenerezza.
E’ un sogno, è una folata di vento leggero che riporta su quella spiaggia, a quelle passeggiate quasi silenziose in cui a parlare era il mare e quel sentimento prezioso che la vita a volte regala.
Non ha nome il tuo Uomo Onda, perchè in realtà rappresenta la purezza di un incontro.
La tua dolcezza ed il tuo romanticismo sono segni inconfondibili di te e del tuo essere.
Ti abbraccio con affetto
Maya
Un dialogo mai interrotto. Senza impegni, senza vincoli…
Senza domande e senza per sempre.
Così come dovrebbe essere.
Diffiicile staccarsi da un sogno così.
Diffiicile non rileggerti.
Tu dipingi sempre sogni a colori…
Blue
Caro Robert, ancora una volta mi lasci senza parole.
Un racconto che sembra un sogno vivido, un incastro di parole ed emozioni che rimanda a chi legge un’atmosfera evanescente, ma al tempo stesso reale.
Ed i modo in cui parli d’amore mi fa commuovere.
Un abbraccio affettuoso
“Perché l’amore è amore oppure non é e non ha bisogno di nient’altro”
vorrei tante persone lo capissero.
senza quel bisogno di chiedersi tanti perchè.
tanti fin quando
senza chiedere troppo,
senza accorgersi
che le troppe domande
rovinano la poesia dell’istante in cui si vive
Quando la bellezza appare nella sua veste più reale, priva di artifici, nella pura ed intensa emozione…povera di vuota apparenza, ma ricca di autentico amore…bhe Sei Tu.Riconoscibilissimo.
Le tue parole hanno un tono poetico che svela ed avvolge…in maniera preziosa.
“….scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell’esperienza di coloro che la leggono”
Lo diceva il grande Hemingway ed io lo ravviso in te…e la tua naturezza è unica, e palpita rossa come il Cuore.
Ammirata.
che bel racconto, mi fa sognare!
Carissimo, è un sogno ad occhi aperti leggerti.
Si cela verità in queste tue meravigliose parole, poiché in amore non servono, a volte i silenzi e gli sguardi valgono più d’ogni altra cosa.
Un racconto bellissimo in cui traspare la dolcezza di un ricordo custodito nel cuore.
Un caloroso abbraccio
Nicoletta