Quando ti incontrai, per la prima volta, coglievo amori come fiori e lasciavo fiori come colori sulla mia tela. Pensavo tu fossi per me una modella come tante, distesa tra quei rossi lenzuoli volevo dipingerti, come in tanti miei amori leggeri. Spostavo, attenuavo, cambiavo la luce… Studiavo per te nuove pose, più ardite e ricercate. In ognuna di esse, però, scoprivo fonti più pure di ispirazione e un fiume impetuoso m’investiva di sensazioni, colori ed emozioni: come avrei potuto contenerlo entro i limiti del mio disegno? Presto mi accorsi in quale immane impresa mi ero avventurato.
Incaponendomi sempre di più in quel tentativo di dipingerti, scoprii che non era un fiume che avevo di fronte ma un mare immenso, un oceano le cui proporzioni nemmeno riuscivo ad immaginare. Non riuscii a ritrarti mai e quando coprivo quella tela immacolata era per celarla al tuo sguardo, era per nascondere il mio turbamento.
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Ci rivedemmo ancora e, sera dopo sera, era come amarsi per la prima volta. Ti abbandonavi, sfinita, seminuda, sul letto dell’amore, addormentandoti dolcemente. Io restavo a guardarti, insonne, per ore e solo in quel momento finalmente ti vedevo! Sì! Ti guardavo e sfioravo con gli occhi tutto il giorno ma l’immagine di te a tal punto mi travolgeva che non riuscivo a vederti veramente! Solo nella posa naturale del sonno, io ti vedevo, finalmente. Osservavo, ammiravo il mio capolavoro. Dipinto per sempre sul mio cuore. Non avrei potuto dipingerti che lì, perché non si dipinge un sogno. Un sogno è un sogno e, al risveglio, s’imprime solamente sulla tela del cuore.
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Oggi che non dipingo più e sosto, nella galleria della memoria, davanti a un solo quadro, quel mare ora è dentro di me ed io vedo tutti i colori del mondo.
Racconto pubblicato su Manuale di Mari
un bacio, Manuela
Rientrato ora. La prima cosa che faccio e venire a commentare qui… A incontrarvi qui e stringervi in un solo grande abbraccio.
pennellata morbida e colori caldi…sei gustoso incredibilmente…nel dipingere il riflesso del tuo sentire… nello specchio trasparente della tua vita.
non c’e dipinto che può descrivere la bellezza celata nel nostro cuore e bellissimo questo tuo post complimenti
Che splendida pagina…
Un racconto che intenerisce e lascia una profonda malinconia nel cuore. E’ vero, caro Robert, ci sono disegni e dipinti che non possono essere esternati e diventare di tutti perchè appartengono solo a noi. Vivono impressi “sulla tela del cuore” come un tatuaggio indelebile, un affresco che rappresenta gli istanti magici che solo gli occhi dell’amore sanno cogliere…
E’ solo per te, il tuo dipinto, per ricordarti, attraverso i mille colori del sentimento, quegli istanti già fissati nell’eternità della tua anima che così tanto sa amare…
Un abbraccio a te, pittore di emozioni
E’ davvero un bel racconto, malinconico e bello.
e tu lo sai che più lo leggo e più so chi sei…
è bellissimo.
Io non so se sia autobiografico…
So solo che è molto bello…mi colpisce la nudità dell’anima del pittore che si arrende e cede le armi (i pennelli) dinanzi all’amore immenso come il mare…
Un abbraccio