Dio, che giorni
sono trascorsi
indefinibili
di questa maledetta
stagione della mia vita…
Che pur soffrendo
mi esaltò la tua presenza
non dovrò dire…
Sai bene che vinse
l’amore per te su ogni cosa…
E pure mi strinse
il tuo silenzio insieme al ricordo
in una morsa letale
mentre cercavo della tua voce
un’impossibile memoria…
Ma è bastata una notte,
spazzata da un vento caldo e impetuoso,
per strappare via per sempre
insieme all’ultimo velo quei giorni
su questa storia di fuoco…
Come un uomo sto ora
quando il sogno finisce
e, al risveglio,
la sua mano giace
sul lato vuoto del letto…
Un uomo che osserva
la forza possente
che travolge il suo amore
mentre la luna lassù
sembra un foro nel cielo
Non ci sei,
non ci sei mai stata
ma l’idea di te, qual segno di fuoco,
impressa nel mio cuore
ancor mi trafigge l’anima…
– Poesia –
Poesia di colori
di albe e tramonti
di gioie e dolori
di dolci racconti.
Poesia di un sorriso
di un bacio inatteso
di un tenero viso
di un labbro proteso.
Poesia di un incontro
poesia di un incanto
di un abile scontro
di un flebile pianto
di dolci carezze
di sguardi confusi
di rare bellezze
di strani refusi.
Poesia di prodezze
di fanti e di re
di tante tristezze
che crescono in me
di ali spezzate
da un vento improvviso
di rime baciate
di un fare indeciso.
Poesia di sapori
tra il dolce e il salato
di dentro e di fuori
di un luogo incantato.
Poesia di canzoni
di feste e di balli
di vecchi scarponi
di monti e di valli.
Poesia di ricordi
di vecchie soffitte
dei muti e dei sordi
di atroci sconfitte.
Poesia di movenze
di increduli sguardi
di false partenze
di ambiti traguardi.
Poesia che è di tutti
ma anche un po’ mia
di astratti costrutti
ma sempre poesia.
queen
5 maggio 2005
….mi perdo nelle tue parole, ascolto e sento la sofferenza, ma colgo la gran voglia d’amare che hai nel tuo cuore…grazie …una carezza
..come disse Shakespeare..
“Solo chi non ha conosciuto il dolore può ridere di chi soffre”..
…