Tornare in collina
dove ancora i vecchi in canottiera
sostano sulle verande d’estate
e non cercare nessuno
per le strade sterrate
dove nessuno ti cerca
ma tutti ti riconoscono
e la vecchia piegata sul grano
ti sussurra “T’ho tenuto a battesimo”
mentre gli occhi le accennano
una lacrima.
Percorrere le vie che portano
fino alla vigna
e non cercare nessuno
perché ogni uomo lo senti
nel grappolo che strappi alla vite
e tutte le parole non valgono
uno solo di quei chicchi
che ti si sciolgono in gola
come un bacio gentile.
Traversare le strade
che ti hanno cresciuto
e non cercare nessuno
perché come un segreto conservi
il silenzio contadino
che quei sassi, quella terra
e quel grano t’hanno insegnato,
ancora oggi che hai visto il mondo
e tutto il mondo non vale quel grano
e non vale quel silenzio.
Tornare in città
e traversare altre strade
per correre in casa
e non cercare nessuno
– nemmeno una donna;
chiudersi in casa piuttosto
e scrivere versi
e poi apparecchiare la tavola
senza preoccuparsi di essere soli
e mangiare quei chicchi
che ancora sanno di collina
e non cercare nessuno.
grazie ily…grazie davvero…
e grazie a te monica…un bacio…
Riccardo…tanto di cappello di fronte al tuo talento e di fronte a tanta saggezza e capacità di introspezione…
Un bacio…
Chicchi dolci profumati..lasciano un buon sapore se pur velato da maliconia e una calda lacrima di ricordi..
Così non si è soli non si ha bisogno di cercare nessuno..si ha solo bisogno di ritrovare un pò di quella purezza che comunque è dentro di noi..basta solo ascoltarla.
ti abbraccio forte
monica
forse un po triste malinconica ma bella ci sono passaggi della vita che aiutano a crescere anche una solitudine può far molto bene
Immagini stupende di un passato che ancora vive nel ricordo. Versi intrisi d’amore e nostalgia. La solitudine si veste di pura poesia. Bellissima…
Un bacione
La solitudine, in certi momenti, può aiutare a guarire tante ferite, soprattutto una solitudine così ricca di sensazioni, di profumi, di riflessione. Mi sembrava, leggendoti, di camminare con te in quei luoghi, di vedere colori, di sentire sapori. molto bella Riccardo. Un abbraccio.
Molto delicati i tuoi versi.
Capita per non star soli di rifugiarsi nei ricordi “del grano e dell’uva”.
Sembra una contraddizione:si vuol star soli, quando si è delusi, sfiduciati, mentre in fondo forse soli non si è mai…
Un abbraccio
Francy
grazie mariluna…
parole splendide che mi entrano dentro…e mi emozionano…
Nei tuoi versi delicati… c’è la poesia del grano e dell’uva, il sussurro del tempo nelle cose che sembrano sempre uguali… eppure vedo lei… il tocco agognato della signora solitudine che appare da lontano ma che senti da vicino… troppo vicino per tentare di dissolverla… troppo presente per poter credere che sia davvero un tocco agognato…