Ho chiuso con te di Emanuela Esposito Amato, il nuovo romanzo dell’autrice di Uno squillo per Joséphine
Ho chiuso con te di Emanuela Esposito Amato, “nessuno è ciò che sembra”
Due gemelle. Appaiono così specularmente diverse da avere la stessa identità, sono gemelle estreme. All’estremità di una incontreremo l’altra, l’una è maschera rivelatrice dell’altra, così conosceremo Lola grazie a Nina e viceversa. Scrivono in prima persona, le gemelle (e l’autrice), quindi non aspettiamoci le classiche descrizioni del carattere dei personaggi, lo scopriremo “ascoltando” l’una che parlando di sé, parla dell’altra. Più o meno come succede con i neuroni specchio. È come osservare la copertina di un libro riflessa in uno specchio, la vediamo al contrario ma è sempre la stessa copertina. È come guardare la copertina, bellissima, di questo affascinante romanzo. Ecco, se volessimo scrivere, nel poco spazio che qui ci concediamo, le righe di una prefazione, non potremmo fare a meno di soffermarci su questo gioco di specchi, in cui i lettori possono riconoscersi e persino disconoscersi, nella disperata ricerca dell’uno, nessuno e centomila. Sì, può succedere, in una struttura narrativa cross-genre e quando l’autrice conosce così bene la sottile arte del blending: intreccia generi e filoni narrativi diversi, miscela alla perfezione dramma ed enigma, adrenalina e mistero, realtà fattuale e realtà controfattuale. A tratti sembra di leggere Ágota Kristóf della “Trilogia della città di K.” ma lo stile qui è meno asciutto, più malleabile e sfaccettato, deve dare voce a vari personaggi. “Ho chiuso con te” è un romanzo “multimodale” di formazione e introspezione, ma è anche un racconto carico di suspense come un thriller e imprevedibile come un giallo. Moderno. Sorprende. Coinvolge. Convince. Ottima prova di Emanuela Esposito Amato.
Robert, Manuale di Mari