Lo invitò a ballare, in quell’antico borgo sul mare, dove il tramonto è un cuore rosso che si scioglie all’orizzonte.
– Che ballo è questo? – le chiese l’uomo.
– Il valzer delle stelle! – rispose lei aggiungendo subito dopo: – L’ho inventato io! –
– Io sono un marinaio, sei mai stata su una nave? –
– Io? Certo! Anzi ho una nave tutta mia. Vuoi vederla? – rispose lei, mentre si allontanavano dalla balera verso il mare.
Incuriosito l’uomo la seguì fino al castello, l’antico fortilizio costruito su una estrema lingua di terra, circondato quasi completamente dal mare. Salirono le scale diroccate fino alle alte mura di cinta e, percorrendo un lungo cammino di rotonda, giunsero alla vedetta di fronte al mare. Lei si affacciò sporgendosi tra un merlo e l’altro, distese le braccia verso l’orizzonte e disse:
– Vedi? Questa è la prua della mia nave, qui mi fermo tante sere, chiudo gli occhi e navigo. –
– Non senti freddo? – chiese lui mentre cominciava a soffiare un forte vento di maestrale. Lei annuì e si lasciò abbracciare da dietro da quell’uomo conosciuto solo poche ore prima. La luce biava della luna piena illuminava le mura del castello. Leggi tutto e commenta nel Blog Manuale di Mari