Una volta ho regalato un libro a una donna che amavo. Non era un libro qualsiasi, ma uno di quelli che lasciano un segno nelle nostre librerie fisiche e mentali. Solo dopo tanti anni ho capito quanto mi mancasse quel libro, forse più della donna a cui l’avevo donato. Avrei voluto riprenderlo tra le mani e, sfogliando le sue pagine ingiallite, scoprire un mio appunto scritto a matita, come faccio sempre quando leggo. Ma non posso farlo più, perché il ricordo del libro si confonde con quello della persona amata. Ormai sono la stessa cosa, un groviglio di emozioni, ricordi e sensazioni.
Ho iniziato una ricerca senza sosta per ritrovare quel libro. Ma anche nell’era di Amazon, è incredibile, i libri, pur trattandosi di opere recenti, possono diventare introvabili. Quando finalmente l’ho trovato, in un’edizione e una traduzione diverse, ho notato che quelle parole non risuonavano più in me con la stessa intensità. Non avevano più la stessa magia che un tempo aveva alimentato quel mio limpido ricordo.
C’è una particolare magia negli incontri della nostra vita: attraverso i libri scopriamo l’amore, con le persone lo viviamo. Poi, la scoperta e la vita, la conoscenza e l’esperienza, si fondono in qualcosa di diverso. È come se si aprisse una porta spazio-temporale verso una percezione superiore, dove tocchiamo l’essenza delle cose non percepibili dai nostri sensi. È un senso superiore, la conoscenza dell’amore in sé, che si palesa e si sedimenta nelle nostre coscienze, nei ricordi, nella vita della mente.
Robert Manuale di Mari
