Le domande inutili di Marzia Santella, il nuovo libro dell’autrice di Ostentata bontà è una bellissima raccolta di racconti e poesie
Le domande inutili di Marzia Santella, dal noir al sentimentale, dalla favola fino al grottesco, un’assortita raccolta di racconti e poesie
Storie e poesie d’amore, di ricordi, di amicizia e, soprattutto, di trasformazione e concupiscenza. Con “Le domande inutili” Marzia Santella s’incammina in modo sempre più deciso lungo il sentiero stretto ma affascinante di un genere letterario tutto suo, già percorso in “Ostentata bontà”, che esplora l’enigma del male e sfugge alle facile etichette della prosa e della poesia, creando un mondo a parte, intriso d’ombra, generato intorno a personaggi memorabili che vivono le loro storie fino alle loro estreme conseguenze. Trovano posto in questa singolare raccolta tutte le trasformazioni che la vita produce e di cui l’amore è straordinario catalizzatore. Dall’amore mal riposto verso se stessi e gli altri, all’amore tradito e sperimentato fino alla vendetta finale. Così, sulla quieta bucolica scena iniziale, si addensa presto un’aura di mistero che avvolge queste “favole” verosimili spingendo l’eroe fino alla metamorfosi finale, in cui anche la più bella, giovane dolce creatura rivela il mostro che reca dentro di sé. È il lato oscuro, sinistro, maniacale, ambivalente, anche se innamorato, di una umanità descritta con immagini plastiche di grande efficacia letteraria. Non si tratta mai di semplici astrazioni ed atmosfere che esistono solo nei romanzi e nella mente di chi le crea. Né di un semplice distillato della realtà. No. Qui c’è, piuttosto, l’antica arte baudelairiana di cavare fiori dal male, di esplorare storie di trasformazione di dickensiana memoria. Alla fine, potremmo chiederci: Marzia, semplicemente, come lei stessa dichiara nel titolo di una delle poesie di questa raccolta, odia il lieto fine? Ma questa, se volete, è un’altra domanda inutile.
Robert, Manuale di Mari