Credevi di sapere tutto. Vero? Di aver conosciuto tutto della vita, del mondo, dell’amore. Tutto selezionato, classificato, archiviato. Come quel tuo vestito ben stirato sul letto ordinato, perfettamente rifatto con un candido lenzuolo.
Ma nell’ordine apparente delle cose si nasconde il caos.
Così una sera, ascoltando le note di una canzone, seduta al tavolino di un bar, lungo il mare o in qualsiasi altro posto, scorgi improvvisamente quel lato della vita che non t’immagini: misterioso, inesplorato, sconosciuto. Quella pratica imprevista che sporge polverosa dallo scaffale dell’archivio e che scopri solo sbattendoci contro il muso. All’improvviso il profumo delle viole si fa più intenso, ti accorgi dei prati fioriti e cogli ogni sguardo. Concentrazione assoluta. Ascolto perfetto, sapore pieno della vita. Sensibilità. Le parole non bastano mai. Le sensazioni le superano infinitamente. E passi come in un altro mondo. Ora il tuo vestito è un rosso lenzuolo che scivola lungo i bordi del letto sfatto. Levitando di emozione in emozione ti accorgi che non sei mai stata così viva. Il lavoro, i problemi quotidiani, le cose e le pene del giorno, nulla ti importa o può infrangere questo tuo meraviglioso stato di grazia.
Sei innamorata.
La strada scivola sotto i tuoi passi. La luna e il sole ruotano attorno a te e il cielo s’incardina sui tuoi pensieri ed è chiaro se sei serena ed oscuro se ti annuvoli. Quando gridi in riva al mare, questo ti risponde con un canto meraviglioso e i gabbiani sembra che volino intorno a te, in preda ad uno strano incanto.
Fai l’amore con il mondo. Hai fatto mai l’amore così? Vedi? Non la conoscevi questa sensazione. No. Proprio no. Hai la voce, un filo soltanto, per dirmi: “Ti amo”. Ed io posso udire quelle due parole e baciarti ed abbracciarti continuamente anche se sono lontano da te migliaia e migliaia di chilometri. Continuamente. Non c’è oceano che possa dividerci. Perché noi siamo il sole, il cielo, la terra, il mare.
Nel letto sfatto, nel rosso lenzuolo dell’amore, noi siamo l’universo intero.