Si racconta che l’anima di una persona amata vive dentro di noi e quando esce dal nostro essere muta profondamente, diviene una diversa entità. Che è come dire che non esiste più. Non muore certo, ma è come se fosse un’altra persona. Ma questa verità, purtroppo, vale anche per noi.
Per questo devo averti amata oltre ogni limite. Per me e per te. Quanto nemmeno riesci ad immaginare.
Per questo ti sei sentita diversa, quando ho smesso di amarti. E quella sera, tornando nello stesso posto, ricordavi una notte completamente diversa. Come un altro mondo, un’altra vita. Pensando a come eravamo cambiati. Sentendoti come quando ci si sveglia da un dolce sogno, ti sei chiesta perché era così immensa quella notte. E la piazza e il cielo erano come un disegno pieno di dolci ghirigori, i più dolci che hai mai tracciato. E i suoni della strada, le voci della gente non un intollerabile frastuono ma una meravigliosa sinfonia.
Eravamo innamorati. Perdutamente innamorati. Ora, quasi non lo ricordi più. Ora sei un’altra persona. Forse più bella e più brava dell’altra che non c’è più. Hai successo. Tutti pendono dalle tue labbra e dai tuoi sguardi. E pronunci parole preziose. Però non ricordi più l’origine di quei ghirigori, potresti tracciarli ancora, sempre più complessi e perfetti ma scopriresti che non si raggomitolano piu verso l’infinito, girano su se stessi e finiscono in un angolo. Un lato qualsiasi di una piazza. Anonima piazza. Un triste luogo finito.
Ed io che ho conservato quel tuo disegno quasi non lo vedo più, i suoi contorni sono confini di un universo che non esiste più. Anche per me.
Nel buddismo si dice che tutto ciò che è destinato a nascere è destinato a morire e tutto quello che conta è il momento presente. E’ questo il tuo racconto, Robert, parla del momento presente, con tutta la sua precarietà, la sua profondità, la sua bellezza. Lei destinata ad avere successo, a pronunciare parole preziose, tu a scriverle, ma nonostante questo, nonostante le gratificazioni, talvolta si prova una terribile nostalgia e si cerca di tornare indietro, di rivivere la felicità d’un tempo. Ma i suoni della strada, le voci della gente, sono diventati un intollerabile frastuono e si scopre che non c’è modo. Meglio il silenzio allora, non l’intervallo tra un pensiero e l’altro, tra un ricordo e l’altro, ma il silenzio che sale dalle profondità del cuore, che se ne sta col ‘qui e ora’, e immobile osserva il dentro e il fuori, senza nemmeno un movimento della mente, sempre pronta a guardare la vita dal buco della serratura. Bel racconto Robert, mi ha davvero emozionato. Antonio ds.
Gentile Robert,
la vita nel suo perpetuo fluire è in continua evuluzione in tutte le sue forme! Anche l’amore seppur il re dei sentimenti purtroppo molto spesso incontra la sua fine o meglio la sua mutazione come ogni altra cosa vivente che deve morire per poi rinascere in modo nuovo. A volte è un passaggio obbligato. Basta non farne un dramma che liscierà le sue pieghe germinare in un sentimento lo stesso bello. E’ la vita! Complimenti per le Sue profondità di pensiero. Franca Fasolato
E’ denso di emozioni questo risveglio da un sogno che schiude, comunque, un altro mondo, un’altra vita. Complimenti
Daniela Quieti
Un amore finito! questo è il dramma della vita, è il dramma di tutti. Solo prendendo coscienza di ciò, si può tornare a quardare il volto delle persone con attesa, con serena speranza che quel miracolo d’amore si rinnovi.
Mi ha dato molta emozione questo tuo racconto semplice, vero, trasprente,
caro Robert.
Dorella
Quando si ama, il mondo intorno a noi non esiste, nulla importa, non so chi sia o sia stato questo “tuo” amore, ma ha avuto vicino una grande persona, bravo Robert!