Sogno e realtà

Questo potere terribile e affascinante della mente che cerca continuamente solo e sempre quello che desidera!

Dal Blog Manuale di Mari

Lui ha un nome. Ma noi lo chiameremo Di Dove. Senza tante spiegazioni perché potrebbe vivere in ogni luogo o in nessun luogo. Ormai non è più un ragazzo e si è lasciato alle spalle quel mondo di sogni ed ambizioni che ogni giovane, se non tradisce sé stesso, coltiva disperatamente. Ma dove siamo? A metà o alla fine del percorso? Forse nemmeno Dio lo sa. Il fatto è che a un certo punto della nostra storia cominciamo a considerare dove siamo piuttosto che dove vorremmo essere. E la vita ci incalza con i suoi bisogni, i doveri, quello da cui non possiamo prescindere per non incorrere in peggiori disgrazie. Non stiamo più correndo dietro al nostro sogno, questo è come svanito, come un aquilone strappato dal vento della vita alle mani di un bimbo sulla cresta di un colle. Questo è il momento in cui veramente si comincia ad invecchiare? I nostri pensieri sostano nel nulla del contingente. Le cellule del nostro corpo smettono di rigenerarsi. La vita considera non la meta ma la fine…

Di Dove a un certo punto della sua vita avvertì il bisogno di raccontare una storia, che fosse una storia vissuta o solo immaginata non gli sembrò così importante. Che c’era di strano in questo suo nuovo desiderio? Fin dai tempi più remoti l’uomo aveva sentito questo bisogno. L’uomo preistorico raccontava le sue battute di caccia sulle pareti di una caverna e forse – pensò con un sorriso di ironia – qualche animale non era stato abbattuto come appariva nei disegni, forse molte volte era stato l’uomo la preda piuttosto che il cacciatore. Sì. Che si tratti di una storia vera o inventata non era importante. Per prepararsi a soddisfare questo suo nuovo ennesimo bisogno pensò di acuire quanto più possibile i sensi e l’attenzione lanciandosi in attività che lo portassero in contatto con molte altre persone, anche sconosciute e lontane dal suo entourage. Cominciò così un periodo della sua vita che non era facilmente decifrabile. Una storia prendeva corpo nei suoi pensieri ma questa aveva una natura del tutto particolare perché era allo stesso tempo una vita vissuta, reale, fatta di fatti ed una vita immaginata, virtuale, fatta di sogni. S’illuse di poter cogliere e discernere continuamente il confine tra sogno e realtà. Ma questo è così sottile, così labile e indefinito che in brevissimo tempo quel che era sogno s’impose come vita reale e, viceversa, i fatti reali sembrarono incubi. Questo potere terribile e affascinante della mente che cerca continuamente solo e sempre quello che desidera! E piegherebbe qualsiasi verità, qualsiasi pur incontrovertibile dato al raggiungimento di quel suo profondo obiettivo. Siamo come quei cacciatori nelle primordiali foreste preistoriche. Cerchiamo costantemente la nostra preda e anche quando non la catturiamo avvertiamo il bisogno di raccontarlo con i nostri disegni sulle pareti di una caverna buia. La storia che presto si formò nella sua mente era un universo oscuro, fatto di luoghi fantastici ed improbabili mitiche creature. E fu per questo che incontrò lei. La chiameremo Di Qui perché pur nella forma di una principessa selvaggia e solitaria, come nella natura di ogni sogno, affondava le sue radici nella realtà. Così vicina e inattingibile, semplicemente misteriosa, inverosimilmente sincera. E per farsi una idea di come il sogno prese il sopravvento nella sua vita basti pensare che Di Dove si trasformò lui stesso in una strana creatura, come per indossare una oscura armatura. Passarono giorni fatti di continue scorrerie tra il reale e l’irreale… ma questa storia non lo accontentava ed il sogno assumeva sempre più i tratti di un incubo. Il castello in cui si era rifugiato diventò una prigione in cui gli pareva di impazzire. Possiamo anche uccidere il Minotauro in questo oscuro labirinto del cuore e della mente ma se non c’è Arianna ad offrirci il filo per uscire per noi la sorte è segnata. Ma la mente trova quello che veramente vuole. Se desidera morte, sarà morte. Se desidera vita, sarà vita. Il desiderio di vita si presentò nella bellissima idea di lasciare andare Di Qui. Lei aveva aperto una breccia nelle mura del castello del suo cuore muovendosi nella dimensione dell’amore, sospesa tra il sogno e la realtà. Eppure Di Dove la lasciò andare. Perché? Forse perché un uomo ha bisogno di conoscere la qualità del sogno provando la realtà. Di questa stoltezza è fatta la vita e la storia di molti di noi.

Di qui la storia continua… Anche se non so dove.

Nell’immagine: Velvet Treason di Rachel Deacon

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