Ognuno di noi ha la sensazione che presto o tardi nella vita gli capiterà qualcosa di importante di decisivo. Siamo esseri sempre nell’attesa, mai rassegnati alla banalità. Siamo certi che sarebbe assurdo che la vita volasse via senza che nulla di grande, di straordinario ci accadesse.
A me quell’incontro è capitato proprio nel momento più buio del mio cammino.
Come è capitato a Giovanni, quello vero, quello desiderato, quello decisivo.
Un incontro che capita una sola volta nella vita e se ci troviamo davanti a quel treno senza salirci sopra non avremo la possibilità di incontrare quegli occhi unici quel viso da accarezzare quell’amore più profondo, autentico che ci legge in fondo all’anima.
Giovanni e Gesù si sono guardati e si sono riconosciuti, Giovanni ha capito innanzi tutto se stesso: ha riconosciuto di essere una creatura amata da quegli occhi che lo guardavano come nessun altro al mondo sa guardare.
Quando si sentono quegli occhi dentro i nostri, quello sguardo che fissa nel fondo del cuore allora solo allora noi nasciamo veramente.
Lo sguardo dell’amore fa sbocciare il nostro io sepolto, di un amore che non si ferma alla superficie, non scivola sulla pelle non brama di averti, di usarti, non si sofferma su quel poco o tanto che tu hai, ma ti penetra dove tu sei.
Non è gelosia e possessione ma è liberta di essere sempre, è rispetto nell’importanza dello scegliere, non fa pressioni non ci mette in gabbia ci vuole se noi lo vogliamo. Fa vibrare il nostro essere più profondo e ci ricorda che la vita è rischio responsabilità e risposta.
E se ci immergiamo in lui con gioia, dobbiamo fargli spazio dentro di noi e immergere i nostri occhi nei suoi ogni istante.
Come il fiore si apre al sole così il nostro essere si dischiude, quando incontra l’amore.
E poi si lascerà baciare da quella luce fino a tornare ad essere terra nel ventre di madre natura per andare a nutrire ancora la terra, perché si generi un nuovo fiore, nato dall’amore con amore.
L’amore immenso ha gli occhi del tuo entusiasmo, ha la voce del tuo cuore, veste il tuo corpo è essenza nell’anima…
L’amore ti sorregge sempre senza che tu debba chiedere mai si adagia in te e nel silenzio asciuga le tue lacrime, si nutre di te per rafforzare l’anima, E quando ti sentirai terra arida ti innaffierà con acqua pura sorgente della vita nella vita sempre.
A te tutto il mio amore conservalo dentro e nutriti di esso ogni volta che ne avrai bisogno, ogni volta che un pensiero malinconico ti attraversa, ogni volta che ti senti solo nel bisogno di essere nutrito
Nel cuore con il cuore respiro la tua essenza: respiro del mio respiro.
Un fiore depongo, sarà l’essenza di questo incontro che rimarrà impresso con inchiostro indelebile nel tempo infinito…
A me quell’incontro è capitato proprio nel momento più buio del mio cammino.
Come è capitato a Giovanni, quello vero, quello desiderato, quello decisivo.
Un incontro che capita una sola volta nella vita e se ci troviamo davanti a quel treno senza salirci sopra non avremo la possibilità di incontrare quegli occhi unici quel viso da accarezzare quell’amore più profondo, autentico che ci legge in fondo all’anima.
Giovanni e Gesù si sono guardati e si sono riconosciuti, Giovanni ha capito innanzi tutto se stesso: ha riconosciuto di essere una creatura amata da quegli occhi che lo guardavano come nessun altro al mondo sa guardare.
Quando si sentono quegli occhi dentro i nostri, quello sguardo che fissa nel fondo del cuore allora solo allora noi nasciamo veramente.
Lo sguardo dell’amore fa sbocciare il nostro io sepolto, di un amore che non si ferma alla superficie, non scivola sulla pelle non brama di averti, di usarti, non si sofferma su quel poco o tanto che tu hai, ma ti penetra dove tu sei.
Non è gelosia e possessione ma è liberta di essere sempre, è rispetto nell’importanza dello scegliere, non fa pressioni non ci mette in gabbia ci vuole se noi lo vogliamo. Fa vibrare il nostro essere più profondo e ci ricorda che la vita è rischio responsabilità e risposta.
E se ci immergiamo in lui con gioia, dobbiamo fargli spazio dentro di noi e immergere i nostri occhi nei suoi ogni istante.
Come il fiore si apre al sole così il nostro essere si dischiude, quando incontra l’amore.
E poi si lascerà baciare da quella luce fino a tornare ad essere terra nel ventre di madre natura per andare a nutrire ancora la terra, perché si generi un nuovo fiore, nato dall’amore con amore.
L’amore immenso ha gli occhi del tuo entusiasmo, ha la voce del tuo cuore, veste il tuo corpo è essenza nell’anima…
L’amore ti sorregge sempre senza che tu debba chiedere mai si adagia in te e nel silenzio asciuga le tue lacrime, si nutre di te per rafforzare l’anima, E quando ti sentirai terra arida ti innaffierà con acqua pura sorgente della vita nella vita sempre.
A te tutto il mio amore conservalo dentro e nutriti di esso ogni volta che ne avrai bisogno, ogni volta che un pensiero malinconico ti attraversa, ogni volta che ti senti solo nel bisogno di essere nutrito
Nel cuore con il cuore respiro la tua essenza: respiro del mio respiro.
Un fiore depongo, sarà l’essenza di questo incontro che rimarrà impresso con inchiostro indelebile nel tempo infinito…
Katia
Bella lettera d’amore…