Udiva quelle parole, e lo stava a guardare, attonita, stordita. Lui diceva quello di lei. Lui quello pensava o diceva solo per ferirla, o tentava così di alleviare la sua stessa rabbia? Parlava di lei o di una che non conosceva, aveva conosciuto lei o quello che lei non era? Lei lo guardava e non riusciva ancora a capire. Sapeva solo che non poteva difendersi da colpe che non conosceva. Chi era quella donna che lui adesso dipingeva? Ascoltava quelle parole che con calma la ferivano, e vedeva ferito lui che ne parlava. E pensava alla vita, a quanto è strana: lei che si era sentita vittima adesso era additata a carnefice. Il suo carnefice si sentiva vittima, avevano sofferto forse tutti e due, e non sapevano parlarne ancora adesso. Lui sputava tutto il suo rancore e lei non sapeva più chi fossero e chi erano stati prima. E il suo tormento aumentava.Cosa aveva fatto a quell’uomo, perché lui non glielo diceva? Lei ricordava bene le sue sofferenze, quanto si era sentita tradita, quanto aveva sofferto allora, ma adesso lui che diceva? Voleva mettere in discussione lei e tutta la sua vita, voleva farle ancora male e dare a lei la colpa. Perché parlava e poi taceva, perché non diceva tutto quello che sentiva, perché ancora non c’erano risposte ai suoi perché di allora? Non riusciva a farsi una ragione, lei si interrogava e non trovava le risposte, pensava e ripensava e non lo perdonava.
Poteva essere facile eppure era così difficile, come tutto, come tutto nella vita, si poteva essere felici eppure si era infelici, si potevano fare delle scelte eppure se ne facevano altre. Alcune persone riuscivano a parlare, altre neppure a stare zitti. E lei pensava a quante cose si potevano dire che non
si erano mai detti, quante cose brutte potevano succedere e quante belle non sono mai successe.
Pensava alla vita, a quanto è assurda, e che non si poteva fare nulla per cambiarla, perché esisteva quell’ insensato stupido orgoglio che non serve, che non dice la verità e che non mente, che non ha consistenza e non consiste in niente, l’orgoglio dovrebbe essere fierezza non rivoltare sé stessi contro sé. Perché?
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Immagine: Along Came a Spider di Jack Vettriano
E’ sempre bello leggere i tuoi scritti. Dici sempre cose interessanti
e vere, mai banali.Non si può sempre
esaltare l’amore e quanto è bello.
La realtà è che ci sono aspetti difficili e complicati e sopratutto
l’orgoglio. Ciao