Il volume si presenta subito ben curato con una copertina essenziale ma al tempo stesso piena di significato: sfondo blu a richiamare il cielo notturno, la “U” di luna di colore giallo e a forma di luna, la “F” di fuoco rigirata a simulare le fiamme e di colore rosso. Nella quarta di copertina il poeta si rivolge direttamente al lettore presentando la sua silloge con le tematiche trattate e la struttura. In una delle alette interne è riportata una breve biografia dell’autore.
Nella prefazione a cura dell’Ins. Luigi Pulci si scopre che questo volume fa parte di una sorta di viaggio dell’anima intrapreso da Giovanni Pulci con una precedente opera: Il mondo nei miei occhi. Presenta in maniera molto chiara la struttura del volume tra tempo, cuore e sensazioni con sempre sullo sfondo il paese natio Sommatino.
Il libro è diviso in due parti: prosa e poesia. Un vero è proprio zibaldone …
Nella prima parte ci sono vari racconti, dei veri e propri sprazzi di vita, che permettono di vedere luoghi, conoscere storie e persone dando modo al lettore di riflettere su tante cose partendo anche dai ricordi e emozioni trattate.
Lettura molto scorrevole che tiene il lettore incollato alle pagine perché desideroso di saperne di più.
Nella seconda parte ci sono le poesie soprattutto in lingua italiana ma c’è anche una piccola parte per quelle in dialetto siciliano. Si trovano dei topoi e degli ossimori classici come vita/morte, memoria/ricordi e il tempo che scorre. Ogni poesia racchiude in sé le pulsioni e le emozioni che il poeta vuole esprimere attraverso i suoi versi.
