io che lascio costante
quel giorno ero senza trucco
perchè non ti accorgessi
della puttana che sono
(ma tu l’hai scorto)
domani ho palpebre cancrena
come ali di farfalla
le conosce il sottosuolo
che mi nutre matrigno
ben conosce la coltre spessa
a coprirmi gli occhi
ciglia lunghe di nero gesso
a nascondere la morte
ma per te ero solo sguardo
anima e occhi nudi
la cicatrice sul labbro
si riapre sempre
ho labbra anemiche
solo per te rosse di sangue
con queste labbra di sangue
come stigmate di peccati
anelanti redenzione
resurrezione d’anima
sepolta viva e urlante
su queste labbra
poni il tuo sigillo divino
grazie mille..
suppongo l’incipit sia l’inizio(???)
ingenua non conosco il gergo degli addetti ai lavori..
Energia profusa dalle radici alla pelle
Fortemente evocativa.Fortemente tua.
Viva e piena.
Ti abbraccio
I.
Spira una grande forza in questa lirica.
Potente l’incipit.
Piaciuta.